Raramente un film è riuscito a suscitare tante riflessioni di natura filosofica, anche se spesso approssimative e superficiali, ma d’altra parte, Matrix (1999) scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski, è un film molto particolare in primo luogo proprio perché esplicitamente ispirato ad una serie di figure classiche del pensiero filosofico: dal "mito della caverna" di Platone, all'ipotesi del genio maligno di Cartesio, dall'esperimento mentale dei cervelli in una vasca di Hilary Putnam, al principi del “fantasma nella macchina” di Gilbert Ryle. Fra le diverse opere critiche suscitate dal fortunatissimo film vorrei segnalare quella del vulcanico filosofo Slavoij Žižek variamente definito come lacaniano, o hegeliano o stalinista, o marxista, o tutte queste cose insieme, perfetta rappresentazione del pensiero post moderno che fa miscela di tutto perché non tiene più nulla per fermo. Pubblicato da Mimesis nel 2010 questo libretto, dal titolo The Matrix